ALLARME SICCITÀ: IN PERICOLO MIGLIAIA DI PESCI

Il Comune invita i cittadini a evitare lo spreco d’acqua

Data di pubblicazione:
26 Luglio 2022

La siccità sta diventando una vera e propria emergenza, con l’assenza di piogge che hanno abbassato la falda e quasi prosciugati i corsi d’acqua a livelli che non si raggiungevano da quasi vent’anni. A farne le spese in questo momento sono le colture agricole e anche la fauna ittica presente nei canali. «Ho fatto un sopralluogo lungo il fiume Brenta e il torrente Muson dei Sassi con alcuni pescatori della ASD Elementi Negativi Carpteam, gruppo che da anni lotta per la tutela e salvaguardia del nostro territorio. – dichiara l’assessore all’Ambiente, Alessandra Bergamin – La situazione è grave, ma fortunatamente, grazie alla presenza di affossamenti sui greti dei corsi d’acqua, si formano delle pozze che aiutano la fauna ittica e gli uccelli acquatici a non morire. Diversamente, purtroppo, accade nei corsi idrici minori: a causa dell’irrigazione dei campi, nei canali secondari il livello cala drasticamente, arrivando anche a prosciugarli. Purtroppo a rimetterci sono i pesci, che rimangono senza acqua e che muoiono in grandi quantità».

Per cercare di intervenire tempestivamente, in caso si avvistassero pesci boccheggianti o purtroppo deceduti, è possibile segnalarlo alla polizia provinciale di Padova o al corpo di vigilanza ittico-ambientale della FIPSAS sezione provinciale di Padova, attraverso la pagina Facebook dell’associazione (FIPSAS PADOVA), da cui si può inoltrare un messaggio, allegando magari anche una fotografia.

«La siccità sta creando ovviamente disagi anche ai nostri agricoltori. – aggiunge l’assessore alla Protezione civile, Moreno Boschello, in costante contatto con il consorzio di bonifica Acque Risorgive – Si teme che le colture irrigue in atto (mais e soia in primis) non possano sopportare i prossimi 10-15 giorni di caldo in assenza di piogge significative; mentre il consorzio stesso invita gli agricoltori alla cautela nella prossima semina di frumento e di orzo, poiché non è garantito l’adeguato apporto idrico».

La situazione è davvero drammatica: le misurazioni dei livelli misurati della falda il 6 giugno sono le più basse mai registrate in questi ultimi 17 anni.

«Siamo in attesa di disposizioni regionali e ministeriali, nel caso la situazione si protraesse troppo a lungo – conclude il sindaco Adolfo Zordan – pronti a fare la nostra parte. Ma lo sforzo, per essere efficace, deve essere collettivo. Inviamo tutti, anche attraverso un messaggio comparso sul nostro pannello luminoso in via Roma, a non sprecare l’acqua per uso domestico e per abbeverare i giardini: l’acqua è vitale e indispensabile, ed è un bene di tutti».

Ultimo aggiornamento

Sabato 20 Aprile 2024