Un luogo paradisiaco situato nel cuore della città di Padova e proclamato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Rientrare nella Lista del Patrimonio Mondiale (World Heritage List), significa vedere riconosciuto l’eccezionale valore universale. L’UNESCO considera siti culturali, naturali oppure seriali e transnazionali. Il nostro Paese, per quanto in molti non perdano occasione di mortificarlo, detiene il primato mondiale per numero di beni riconosciuti, con 53 siti sparsi in tutto il territorio nazionale.

Tra questi figurano ad esempio le ville e i giardini medicei toscani, il Monte Etna, le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, ovviamente il Centro Storico di Roma, Firenze, Napoli, Siena, Pienza e molto altro. La prima iscrizione risale al 1979, quando l’Arte Rupestre della Valle Camonica divenne il primo sito italiano riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il numero è lievitato considerevolmente, fino ad includere le grotte dell’Appennino Settentrionale nel 2023.
Il 1997, in particolare, fu un anno d’oro per il Bel Paese, in quanto contemplò l’iscrizione di ben 10 siti italiani: le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata; il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta, insieme al Parco, all’Acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio; la Costiera Amalfitana; la Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena; Portovenere, Cinque Terre e le Isole di Palmaria, Tino e Tinetto; le Residenze Sabaude; l’area archeologica Su Nuraxi di Barumini; l’area archeologica di Agrigento; Piazza Armerina, villa romana del Casale ed infine l’Orto botanico di Padova.
Luogo paradisiaco a Padova: è il più antico del mondo
Moltissime città vantano un orto botanico da poter visitare, tuttavia la precorritrice di un simile progetto fu nientedimeno che Padova. Come specificato precedentemente, l’Orto botanico di Padova rientra nella World Heritage List (WHL) dell’UNESCO, un riconoscimento conferitogli nel 1997. Tuttavia la prima apertura del parco risale a diversi secoli prima, precisamente al 1545. È il più antico orto botanico universitario del mondo.

Nel 2014 l’area si è ampliata, includendo il Giardino della Biodiversità, ovverosia cinque serre che propongono un percorso di formazione attraverso cinque biomi differenti. L’ospite entra in contatto con esemplari della foresta tropicale pluviale, ma anche con piante appartenenti ad aree più temperate, mediterranee ed aride. L’Orto botanico e il Giardino contano più di 3.500 specie di piante ed alberi antichi.
La Palma di San Pietro, ad esempio, venne piantata nel 1585 ed affascinò profondamente il noto autore Wolfgang Goethe nel 1786. Si tratta di un luogo paradisiaco, unico nel suo genere. È visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.15). Per il momento il Giardino è chiuso per la manutenzione delle serre.