Il parco divertimenti che funziona senza elettricità: l’esperienza che ogni genitore dovrebbe fare coi propri figli

Un parco giochi unico nel suo genere, dove tutte le giostre, nessuna esclusa, funzionano senza elettricità. Un’affascinante proposta ecologica.

Per poter visitare il parco bisogna raggiungere la provincia di Treviso, nella zona del Piave, sotto il monte Montello. Qui, a Nervesa della Battaglia, il borgo dove si trovano i resti dell’abbazia di Sant’Eustachio, un antico monastero benedettino dal fascino mistico e romantico, c’è una vecchia osteria chiamata Ai Pioppi. Con lo stesso nome è conosciuto anche il parco divertimenti senza elettricità.

Una giostra in azione in un parco divertimenti, e sullo sfondo una vecchia giostra manuale
Il parco divertimenti che funziona senza elettricità: l’esperienza che ogni genitore dovrebbe fare coi propri figli – vigodarzerenet.it

Un coinvolgente angolo consacrato al gioco e alla riscoperta della condivisione, dove tutte le giostre sono completamente costruite a mano e funzionanti senza ausilio dell’elettricità. Ogni giostra può infatti essere azionata solo dalla forza fisica di chi la utilizza. Da qui l’originalità del parco: un’attrazione divertente e al 100% sostenibile.

Il parco è nato nel 1969 grazie a Bruno Ferrin, il proprietario dell’osteria adiacente. Bruno, che oggi ha ottantotto anni, ha iniziato costruendo un’altalena in ferro. Poi, nel corso degli anni, ha ampliato il suo progetto utilizzando solamente materiali riciclati. Con passione e ingegno, ha dato forma a una vasta gamma di attrazioni. Oggi si contano cinquanta giostre in tutto. Scivoli, teleferiche, calcinculo, altalene e persino un giro della morte in bicicletta.

Il parco giochi senza elettricità si trova immerso in un bosco di faggi e castagni, in un’atmosfera davvero speciale, specie per chi ha voglia di recuperare un contatto con la natura e riscoprire la bellezza dei giochi all’aria aperta, senza dispositivi elettrici o elettronici. L’ingresso al parco è gratuito. Prima o dopo aver giocato, è poi possibile visitare l’osteria, che offre piatti tipici della tradizione veneta.

Il luogo perfetto per una giornata all’aria aperta: Ai Pioppi, il parco divertimenti senza elettricità

Da cinquant’anni Ferrin continua a costruire da sé tutti i giochi e le giostrine del parco. E tutto è nato appunto nel 1969, quando Bruno ottenne la licenza per mettere su un’osteria di quarta categoria con cucina. Piano piano, sono arrivate tutte le giostre. Che ancora oggi sono totalmente gratuite. Non bisogna neanche per forza consumare in osteria. Chiunque entra è libero di giocare quanto e come vuole, senza limiti.

Bruno Ferrin, il proprietario dell'osteria Ai Pioppi, lavora a una nuova giostra
Il luogo perfetto per una giornata all’aria aperta: Ai Pioppi, il parco divertimenti senza elettricità (Foto: Instagram @aipioppi) – vigodarzerenet.it

Certo, per far funzionare molti meccanismi, c’è bisogno di un po’ di impegno: senza la forza cinetica espressa da braccia o gambe umane, il gioco non è utilizzabile. Spesso, quindi, il genitore deve impegnarsi per veder sorridere i figli. L’idea, oggi ancora più forte e pervasiva rispetto a come poteva essere percepita anni fa, è che l’impegno fisico sia fondamentale per dar luogo alla magia del divertimento. Niente elettricità, nessuna tecnologa complicata, zero schermi e connessione a internet: a dominare sono la semplicità, la voglia di divertirsi, la natura e la fantasia.

Molte volte Bruno è stato intervistato da giornalisti italiani e internazionali. La sua storia personale e quella del suo parco giochi ecologico non infatti smettono di incuriosire. E, ovviamente, di ispirare la mente e la fantasia di piccoli e grandi. Bruno ci tiene appunto a ricordare che, nel parco, si divertono tanto anche gli adulti: ci sono più giostre pensate apposta per i grandi che per i più piccoli!

L’affascinante luna park unplugged si trova a Nervesa della Battaglia, in via Ottava Armata 76, in provincia di Treviso. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito ufficiale dell’Ai Pioppi. Bello pensare che ma quell'”ai” del nome non stia per artificial intelligence: è una semplice preposizione articolata.

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