La durata della vita torna ad abbassarsi: ecco perché in futuro vivremo meno

Per anni la durata media della vita in Italia ha continuato a salire: ora il trend si inverte e l’aspettativa torna ad abbassarsi. Secondo gli esperti in futuro vivremo meno di quanto oggi stanno vivendo i nostri nonni o genitori. Scopriamo il perché.

Non ci sono mai stati così tanti centenari come oggi nel mondo e anche in Italia. Un tempo era considerato straordinario arrivare a spegnere 80 candeline sulla torta di compleanno: oggi gran parte della popolazione supera abbondantemente questo traguardo. Eppure il trend torna ad invertirsi.

coppia di anziani che passeggiano al parco
La durata della vita torna ad abbassarsi: ecco perché in futuro vivremo meno/vigodarzerenet.it

Lo dicono i dati di una recente ricerca: la durata della vita media torna ad abbassarsi e ad incidere sui numeri non è solo la battuta d’arresto che abbiamo subito a causa della pandemia di Covid. Ci sono altri fattori che giocano a svantaggio della durata della vita e che, in futuro, ci faranno vivere meno di quanto oggi stanno vivendo i nostri nonni o i nostri genitori.

A evidenziare questa decrescita – che ha travolto anche altri paesi e non solo l’Italia – è un nuovo studio condotto dall’Università dell’East Anglia nel Regno Unito. Il trend ha iniziato a invertirsi già a partire dal 2011 secondo i ricercatori: a partire dal 2011 le persone hanno ricominciato ad ammalarsi di più e a vivere meno. Nel prossimo paragrafo scopriamo le ragioni di questo cambiamento.

In futuro vivremo di meno: ecco perché

Oggi è abbastanza frequente leggere storie di persone che arrivano a compiere 100 anni o anche di più. In futuro raramente raggiungeremo questo traguardo: un nuovo studio ci dice che la durata media della vita ha ricominciato ad abbassarsi. Scopriamo le ragioni di questa inversione di rotta.

donna anziana con sguardo serio
In futuro vivremo di meno: ecco perché/vigodarzerenet.it

Fino al 2011 la durata media della vita ha continuato a crescere: oggi no, oggi anche se in modo quasi impercettibile, sta tornando lentamente ad abbassarsi. E la colpa non va ricercata nel Covid ma in altri fattori forse molto più semplici. I ricercatori britannici hanno riscontrato un dato che dovrebbe indurre tutti a riflettere.

Tra il 1990 e il 2011 la durata media della vita ha continuato a salire soprattutto per la riduzione di decessi causati da malattie cardiovascolari e da neoplasie. Dal 2011 queste patologie sembrano essere riesplose. Come mai? A detta degli esperti le ragioni sono, principalmente, due: stile di vita scorretto e minore possibilità di accedere a esami diagnostici gratuiti.

In pratica le persone hanno ricominciato a nutrirsi peggio e a fare meno visite di controllo le quali sono fondamentali per prendere sul nascere una malattia e curarla prima che sia troppo tardi. Dal 2011 in avanti hanno ricominciato ad acuirsi malattie metaboliche come colesterolo, diabete e obesità che, spesso, conducono a problemi cardiovascolari serissimi.

In tal senso sana alimentazione e sport giocano un ruolo prezioso: oggi abbiamo più strumenti a disposizione per informarci ma, nonostante ciò, mangiamo peggio e siamo più sedentari di 30 anni fa. Al tempo stesso si aggiunge un secondo problema: minore investimenti nella sanità pubblica e, dunque, minori possibilità per la popolazione di poter fare esami diagnostici senza pagare cifre folli. La somma di questi due fattori dà un solo esito: in futuro, se continuiamo di questo passo, vivremo meno – forse molto meno – dei nostri nonni o dei nostri genitori.

Gestione cookie