Non è strano che l’Università metta sotto pressione gli studenti, ma ci sono 3 facoltà che sono in grado di fare una strage.
Iscriversi all’Università non è una scelta da fare alla leggera, considerato che significa dedicare dai 3 ai 5 anni di base a studiare con dedizione. Ogni corso presenta le sue difficoltà tra esami lunghi da preparare a orari sovrapposti che mettono a dura prova gli studenti. Per non parlare delle facoltà con obbligo di frequenza che rendono difficile avere altre attività nel frattempo.
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Affrontare lo studio universitario richiede di base passione per il corso scelto, dedizione e tempo. Inoltre per quanto si possa partire motivati si deve mettere in conto il fatto che potrebbero esserci imprevisti e ritardi nella preparazione di alcuni esami. Ma se un momento di sconforto è normale ritrovarsi a vivere con questa sensazione non lo è e anzi è un problema da non trascurare.
C’è chi dice che dipende prima di tutto dallo studente, ma i dati raccolti da un team di ricercatori dell’eduzione mostrano uno scenario diverso. Ci sono infatti tre facoltà universitarie dove si è registrata una percentuale di studenti in difficoltà molto più elevata rispetto alle altre. Prima di valutarle quindi meglio tenere conto delle ripercussioni.
I corsi che hanno più impatto sulla salute mentale degli studenti
La pressione che deriva dalla famiglia o a livello sociale, la sensazione di inadeguatezza…sono diversi i fattori che mettono in crisi gli studenti universitari. Tutte circostanze che portano a tensione emotiva costante che finisce con lo sfociare in problemi di salute mentale tra cui la depressione. I giovani si abbattono, e molti arrivano a pensare di abbandonare gli studi.
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Tra le tre facoltà dove gli studenti sono più colpiti dalla depressione l’ironia vuole che ci sia il corso di Medicina. Negli ultimi 5 anni tra gli aspiranti dottori la percentuale è aumentata fino al 35,5%. Si tratta di una facoltà impegnativa sia come mole di studio che per le ore di tirocinio pratico, che dura ben sei anni contro i cinque canonici.
Un altro corso dove la salute mentale è più a rischio c’è Giurisprudenza, un altro percorso di laurea a ciclo unico. Qui gli studenti che soffrono di depressione si ferma al 29,9%, e va anche peggio a chi frequenta Infermieristica. Negli ultimi anni infatti il tasso è aumentato del 9,3% e la percentuale di studenti colpiti dalla depressione si attesta ora al 38,3%.
Una salute mentale compromessa porta gli studenti a scoraggiarsi e a perdere la motivazione per completare la laurea. Gli studenti con depressione sono infatti due volte più propensi a interrompere prematuramente la carriera universitaria.