Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale cominciano ad impensierire l’opinione pubblica: intervengono i docenti universitari.
L’Intelligenza Artificiale: questo misterioso strumento che inqueta parte dell’opinione pubblica e che al contempo affascina altrettante persone. Le sue potenzialità hanno favorito diverse innovazioni in campo medico, ambientale, industriale e così via. Ciò nonostante presenta tutt’oggi delle criticità, soprattutto riguardo la risposta ad un quesito fondamentale: l’Intelligenza Artificiale ci aiuterà oppure finirà per sostituirci definitivamente?

L’associazione con il meraviglioso film di animazione Wall-E è spontanea. Gli esseri umani adagiati comodamente, in sovrappeso, su una poltrona mobile che fa tutto ciò che prima svolgevano autonomamente. Laddove l’Intelligenza Artificiale dimostri di saper fare tutto, quali occupazioni rimarranno di appannaggio esclusivo dell’uomo? Si tratta di un fattore che, insieme ai rischi associati alla produzione di dati sensibili, spaventa particolarmente la società globale.
Nel 2023 il sindacato Writers Guild of America organizzò uno sciopero generale (durato ben cinque mesi), che coinvolse gli sceneggiatori di Hollywood e che denunciava la sola eventualità di utilizzare l’IA per scrivere più velocemente le loro opere. Quale sarebbe la loro reazione di fronte alla notizia emersa nelle ultime ore? Si è scoperto che l’IA è stata capace di scrivere un libro di 250 pagine.
L’Università di Padova scrive un libro in poche ore con l’IA
Dialoghi con il futuro: riflessioni sull’era dell’IA generativa è un libro presentato presso la sede del Consiglio regionale del Veneto, a Palazzo Ferro Fini di Venezia. Curato da Dario Da Re, direttore dell’Ufficio digital learning e multimedia dell’Università di Padova, è stato scritto interamente da Lucrez-IA, ovverosia un complesso strumento di intelligenza artificiale generativa, basato sul modello Claude di Anthropic ed ispirato ad Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna ad aver conseguito un titolo di laurea nel 1678.

Lucrez-IA ha scritto un libro, dal contenuto coerente, di 250 pagine in circa un’ora. I ricercatori hanno poi analizzato eventuali criticità ed hanno provveduto a tradurre, sempre con il medesimo strumento, il progetto in lingua inglese e in dialetto veneto. Da Re ha spiegato: “Uno dei temi centrali di questo volume è rappresentato non solo dall’architettura di IA utilizzata per il libro, ma anche dai tempi di pubblicazione, una circostanza difficile da descrivere”.
Continua: “È uscito un volume coerente, con le tematiche che stiamo affrontando in questo periodo…Abbiamo costruito un’intera architettura, con un approccio unico in Italia e probabilmente anche a livello europeo, accessibile a tutta la comunità universitaria”. Inutile sottolineare come il progetto abbia suscitato tanto stupore, quanto scetticismo, soprattutto di fronte alle sempre più impressionanti capacità delle nuove tecnologie.