Non puoi lasciare Padova senza aver provato i Bigoi, il piatto contadino divenuto simbolo della “Serenissima”

Chiunque si trovi a Padova, per lavoro o turismo, non può perdere l’occasione di provare i Bigoli alla Padovana, un piatto difficile da dimenticare.

Uno degli aspetti più piacevoli e interessanti del viaggio riguarda sicuramente l’esplorazione della cucina tipica del luogo in cui ci si trova. Ogni zona e ogni città ha le proprie ricette identitarie, frutto di una tradizione antica che racconta anche un pizzico della storia, degli usi e dei costumi della società che vi abita.

piatto di bigoli al ragù
Non puoi lasciare Padova senza aver provato i Bigoi, il piatto contadino divenuto simbolo della “Serenissima” – vigodarzenet.it

Così come a Roma non si può non assaggiare la carbonara, a Napoli è un crimine non assaggiare la pizza, a Firenze ci si deve sedere a gustare il taglio di carne che prende il nome dal capoluogo toscano, a Bologna non si può tralasciare il ragù, a Genova il pesto, e a Palermo il cannolo alla ricotta, allo stesso modo non si può andar via da Padova senza aver provato un piatto di bigoli.

Si tratta di una tipologia di pasta tipica di tutto il Veneto che da quelle parti viene chiamata “Bigoi”. La sua nascita è legata ad un pastaio di Padova – Bartolomio Veronese- vissuto nel 1600 e conosciuto con il soprannome di “Abbondanza” che nel 1604 ottenne il brevetto per una macchina in grado di creare varie tipologie di pasta fresca all’uovo (quello che oggi chiamiamo torchio), tra cui degli spaghettoni che ebbero grande successo e che vennero chiamati appunto Bigoli e che diedero il nome anche allo strumento, da allora chiamato “Bigolaro”.

A rendere particolare questo tipo di pasta non è solamente la dimensione (devono essere lunghi tra i 28 e i 30 centimetri e spessi non meno di 2,5 mm), ma anche l’impasto che può essere normale – Acqua, farina, uovo e sale- bruno (con la farina integrale) e nero (con l’aggiunta del nero di seppia).

Come ricreare a casa i Bigoi alla padovana

Se volete provare l’esperienza tipica padovana nata con Veronese, vi serve acqua, sale, farina 00 e 4 uova per l’impasto. Ponete la farina ben setacciata al centro, con un pizzico di sale e rompete le quattro uova esattamente al centro, quindi cominciate ad impastare il tutto aggiungendo gradualmente l’acqua finché il composto non è omogeneo.

bigoli appena impastati, farina, uova e pomodorini
Come ricreare a casa i Bigoi alla padovana – vigodarzenet.it

Una volta che avrete ottenuto la densità giusta, lasciate riposare per 30 minuti all’interno di un canovaccio pulito. Trascorso il tempo di riposo prendete parte dell’impasto e passatelo nel torchio per ottenere i bigoli. A questo punto mettete la pasta in una ciotola e fatela riposare per un paio d’ore prima di immetterla in una pentola piena di acqua bollente per la cottura.

Mentre attendete che la pasta sia pronta per l’uso potete pensare al condimento tipico padovano. Prendete dei filetti di acciuga (o in alternativa delle sarde) sciacquateli dal sale o dall’olio e successivamente poneteli all’interno di un tegame con dell’olio di oliva extra vergine. La cottura richiederà pochi minuti e il vostro compito sarà esclusivamente quello di schiacciare i filetti con una forchetta o un mestolo per farli sciogliere completamente nell’olio.

Poco prima che la cottura della pasta sia ultimata, versate i bigoli all’interno del tegame contenente il condimento e mantecate fino a che la consistenza della pasta non è perfetta.

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