Padova è una città bellissima sia dal punto di vista architettonico che da quello paesaggistico e c’è un luogo in particolare in cui la storia e la natura si fondono insieme regalando uno spettacolo unico al mondo.
Città nata oltre 2000 anni fa e dotata di una storia e una tradizione nobile, arricchita dalle leggende sulla fondazione create da Tito Livio (il quale sostenne che il fondatore della città fu Antenore, illustre cittadino troiano scampato alla distruzione della città), Padova è oggi un luogo di ritrovo, una meta turistica e centro di cultura e lavoro che ha pochi eguali nel nostro Paese.
Così come ogni luogo che possieda una storia millenaria come quella di Padova, anche la città veneta possiede segreti e peculiarità che sono affascinanti da scoprire e vivere, storie e tradizioni che è interessante conoscere e divulgare, ma anche, perché no, fare in qualche modo proprie, in modo tale che possano arricchire il bagaglio culturale ed esperienziale.
Non che ce ne fosse bisogno, ma la bellezza di Padova è stata certificata anche dall’Unesco che ha reso il capoluogo veneto Patrimonio mondiale e non solo per gli affreschi di Giotto che abbelliscono la Cappella degli Scrovegni (i più famosi), ma per una serie di affreschi che abbelliscono ben 8 palazzi storici della città e che risalgono tutti al 1300.
Non tutti forse sanno però che a destare l’attenzione dell’Unesco in un primo momento – per essere esatti nel 1997 – non è stata l’arte, bensì la natura ed in particolare l’orto botanico, luogo ricco di storia e tradizione, di natura e scienza che è stato punto di riferimento per l’Italia e per il mondo, in quanto si tratta del primo orto botanico universitario del mondo.
Costruito nel 1548 con stile architettonico rinascimentale (d’altronde è stato costruito proprio nel tardo Rinascimento), stile che proprio artisti locali come Giotto hanno anticipato, era destinato inizialmente alla coltivazione di piante officinali, lo scopo infatti era quello di permettere agli studenti universitari di riconoscere la tipologia di piante e studiarne ogni particolare.
La rilevanza dell’orto botanico è stata tale da consentire progressi negli studi di botanica, farmacia, medicina, chimica ed enologia. Nel corso degli anni sono state aggiunge piante di ogni genere, provenienti da ogni angolo del mondo. Oggi conta 1.600 specie differenti tra le quali anche un platano orientale risalente al 1680, un ginko piantato nel 1750 e soprattutto una palma di San Pietro risalente al 1585.
Alla palma è legata una storia particolare, visto che pare che sia stata proprio questa ad ispirare e aiutare Goethe nei suoi studi durante una visita dello studioso all’orto botanico. Proprio per questa vicenda ha fatto sì che la pianta venga conosciuta anche con il nome di Palma di Goethe.
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