Questo Carnevale Venezia non sarà accogliente come il solito verso i turisti in maschera. Sono tornate le zone rosse.
Quando si parla di Carnevale in maschera due sono le città a cui si pensa in automatico: Rio de Janeiro e la nostra Venezia. La tradizione di girare per le calli travestiti di tutto punto dura da 300 anni e non a caso i costumi più celebri sono in stile Settecentesco. All’epoca nacque con l’idea di lasciare un momento per deridere tutti, compresi gli aristocratici, allentando le tensioni sociali.
Ogni anno il Carnevale di Venezia attira migliaia di turisti da tutta Italia e dall’estero, arrivando quasi a bloccare l’intera città. Durante il Ponte si ritrova a sgomitare lungo il percorso che va dalla stazione a Piazza San Marco a causa della folla. Una situazione che aveva preoccupato durante la pandemia, portando alla decisione di sospenderlo per un’edizione cinque anni fa.
Una decisione che fu sofferta e che sembrò quasi un sacrilegio a dispetto dell’emergenza da fronteggiare. Ma se l’incubo del Covid-19 ora sembra lontano, pare che il 2025 darà un altro grave colpo a questa ricorrenza a causa del ritorno di qualcosa che pensavamo non tornasse più. Invece pare proprio che a Venezia a marzo ci saranno le zone rosse.
La preoccupazione principale del prefetto della città quest’anno non è più l’aumento dei contagi bensì la sicurezza dei cittadini. Le zone rosse di quest’anno sono infatti una precauzione contro i possibili episodi di comportamenti scorretti e mirati a turbare l’ordine pubblico. La decisione è arrivata infatti durante il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Dal 13 febbraio al 5 marzo quindi ci saranno delle aree della città di Venezia dove ci sarà un’accessibilità ridotta. Per essere precisi nelle zone rosse non sarà possibile trattenersi , ma solo transitare. Si tratta di punti strategici della città, dove è più probabile che si creino le condizioni favorevoli a tentativi di aggressione o furto ai danni dei turisti.
Tra le aree dove si applicano queste restrizioni ci sono le stazioni ferroviarie di Mestre e Venezia Santa Lucia. Lo stesso vale per alcune zone di passaggio come Ponte degli Scalzi e il Ponte di Rialto, dove l’accesso sarà sorvegliato e regolamentato. In più c’è l’area che si estende da Via Piave a Piazza Ferretto.
A prendere parte a questa iniziativa ci sono diverse associazioni a fianco delle forze dell’ordine. Se da un alto turisti e cittadini sembrano apprezzare la presenza delle zone rosse non si può dire lo stesso per i commercianti. La preoccupazione è che le restrizioni possano interferire con la loro attività, almeno in parte.
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