Trovare lavoro non è facile ma di questi tempi la vera missione è riuscire a farsi chiamare per un colloquio conoscitivo. Gli esperti svelano 3 trucchetti infallibili per fare subito “colpo” sui selezionatori.
La prima impressione è quella che conta! Mettiamocelo in testa e sfatiamo il mito secondo il quale la prima impressione non ha alcuna importanza: la prima impressione è quella che durerà per sempre nel cervello di una persona quando penserà a noi. Potrebbe anche essere sbagliata, certamente, ma, in ogni caso è importante.

E se è importante quando si tratta di amicizie, diventa determinante quando parliamo di lavoro! Anche perché in amicizia, magari, abbiamo l’opportunità di farci conoscere meglio con il tempo mentre in ambito lavorativo dobbiamo giocarci tutto al primo colloquio e dall’impressione che facciamo può dipendere la possibilità di venire assunti oppure no.
Certo non è facile preoccuparsi anche di fare una buona impressione quando già si è in preda all’ansia all’idea di dover rispondere a mille domande sulle nostre competenze e sulle nostre motivazioni. Inoltre i selezionatori, spesso, giocano degli scherzetti per testarci ancora meglio. Proprio degli esperti in materia hanno svelato 3 trucchi per fare subito una buona impressione sui nostri interlocutori durante un colloquio di lavoro.
Colloquio di lavoro: fai queste 3 cose e il posto sarà tuo!
Se finalmente sei stato contattato per quel colloquio di lavoro a cui tenevi tanto, ora sappi che è il momento di giocarti il tutto e per tutto e far valere non solo le tue competenze ma anche la tua personalità. Vediamo tre trucchetti per aumentare di molto le probabilità di fare una buona impressione e ottenere il posto.

Se tu ti candidi per un ruolo di esperto di comunicazione – supponiamo – va da sé che le competenze tecniche richieste devi averle: di conseguenza, dandole già per assodate, i tuoi futuri datori di lavoro si concentreranno su altre “competenze”, la cosiddette “competenze trasversali”. Vediamo 3 trappole molto comuni durante i colloqui e 3 comportamenti da mettere in atto per superarle e fare “colpo” su chi ti sta di fronte.
La prima trappola è quella della sedia che scricchiola: molte volte i selezionatori mettono appositamente una sedia scricchiolante in modo da mandare in confusione la persona che hanno di fronte e vedere come reagirà. L’atteggiamento giusto? Semplice: chiedi gentilmente se puoi avere un’altra sedia. In questo modo dimostrerai educazione ma anche fermezza e personalità, dimostrerai di essere una persona che non si lascia mettere al muro e che non ha paura di esprimere la propria opinione.
Un’altra trappola frequente è il test dell’acqua: ti mettono davanti una bottiglia di acqua e un bicchiere per vedere se berrai o come berrai. Versati un po’ d’acqua e sorseggiala in modo tranquillo, come se fossi a casa tua o a pranzo con un amico. Infatti bere in modo normale è sintomo di fermezza e capacità di gestire lo stress. Chi non beve o beve in modo troppo veloce, al contrario, dà l’idea di una persona eccessivamente emotiva che si lascia sopraffare dall’ansia.
Infine c’è il test della birra: i selezionatori possono chiederti di fare il colloquio in un luogo informale come un bar per conoscerti meglio. Accetta, vestiti comunque in modo formale – il classico tailleur con una camicetta andranno benissimo – e ordina da bere un analcolico. Dimostrerai di essere una persona che sa gestire al meglio ogni situazione senza perdere il controllo.