Tra le tanti questioni da affrontare durante una separazione c’è anche quella dell’affidamento dell’animale domestico. Chi se ne occuperà?
Cani e gatti diventano parte della famiglia e nessuno potrebbe mai rinunciare alla loro presenza in casa dopo averne scoperto l’affetto e i benefici per mente e corpo. Eppure quando una coppia si separa bisognerà compiere una scelta. Se ardua bisognerà rispettare le direttive normative.

Decidere di separarsi è un momento difficile per la coppia perché l’evento innesca una serie di conseguenze che potrebbero causare disagi e conflitti. Le questioni da affrontare sono numerose e possono riguardare anche la cura e la proprietà degli animali domestici. Il benessere di cani e gatti deve essere garantito anche se potrebbe sembrare una minore priorità rispetto a tanti altri problemi. La casa, i soldi e i beni in generale, però, non hanno un cuore che potrebbe soffrire dovendo abbandonare uno o l’altro membro della coppia, gli animali sì.
Dove un cane dovesse avvertire lo stress e l’ansia legate alla separazione potrebbe mettere in atto comportamenti anomali oppure smettere di mangiare. Insomma, gli animali vanno tutelati anche se l’ordinamento giuridico non prevede Leggi apposite sull’affidamento di cani e gatti dopo una separazione. Per capire come muoversi si può fare affidamento sulla Giurisprudenza e su vecchie sentenze.
A chi spetta la cura di cani e gatti in caso di separazione
Gli accordi stipulati dopo una separazione devono prevedere anche la suddivisione dei compiti inerenti la cura degli animali domestici. Proprio come per i bambini si potrebbe optare per un affidamento congiunto con il cane o il gatto che dovrebbero spostarsi da una casa all’altra ogni tot giorni. Se le parti non dovessero giungere ad un comune accordo, però, spetterebbe al Giudice decidere a chi spetta l’affidamento prediligendo il genitore che ha in carico i figli.

Questo perché è importante per bambini e ragazzi non separarsi dall’animale domestico evitando un altro trauma aggiuntivo a quello della separazione. La priorità per il Codice Civile è il benessere materiale e morale dei figli. Per le coppie senza figli in diverse sentenze si legge come l’affido sia stato assegnato ad uno degli ex partner dando la possibilità all’altro di fare visita all’animale domestico per alcune ore nel corso della giornata. La scelta dell’affidatario dipenderà dalla valutazione di chi può garantire al cane o gatto le condizioni migliori per la sussistenza. Prima che sia un estraneo a prendere una decisione così delicata per l’animale sarebbe meglio che gli interessati trovino un accordo preferibilmente di affido condiviso con ripartizione delle responsabilità.