Il congedo di 2 anni retribuito per 104 è una prestazione concessa ai caregiver, coloro che assistono un familiare con handicap grave.
La normativa specifica i beneficiari di questa prestazione in ordine di priorità e le modalità per chiederlo.
In merito un Lettore ci ha posto la seguente domanda: “Io convivo da molto tempo, la mia compagna ha avuto un incidente e ha riportato un’invalidità permanente. Gli è stata riconosciuta la legge 104 articolo comma 3. Posso chiedere il congedo straordinario di due anni per accudirla?”
Il congedo straordinario è una prestazione a carico dell’INPS e consiste in due anni di assenza dal lavoro per assistere un familiare disabile con handicap grave. Il congedo straordinario legge 151/2001, chiamato comunemente “congedo di due anni per 104”, si può chiedere anche in modo frazionato, è retribuito e coperto da contribuzione figurativa utile alla pensione.
Con la circolare pubblicata il 30 gennaio 2025, n. 26, l’INPS comunica l’importo massimo erogabile dell’congedo straordinario n. 151/2001 L’importo complessivo per il 2025 è pari a 57.038 euro comprensivo di contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Il limite giornaliero è di 125,82 euro.
Posso presentare domanda all’INPS per il congedo straordinario, secondo l’ordine di priorità: il coniuge convivente, il padre o la madre, uno dei figli conviventi, fratello o sorella convivente, un parente o affine entro il terzo grado convivente,
Per la qualificazione di “convivente di fatto” è specificata nella legge 76/2016 al comma 36 all’articolo 1. Si intendono conviventi di fatto due persone maggiorenni e unite stabilmente. Pertanto, anche il convivente di fatto può usufruire del congedo straordinario retribuito. Inoltre, la normativa precisa che la convivenza deve risultare dalla dichiarazione anagrafica, deve essere segnalata all’ufficio anagrafe del Comune di residenza con un apposito atto.
In risposta al nostro Lettore, i conviventi di fatto che rispettano le indicazioni in normativa, possono presentare domanda di congedo online all’INPS o rivolgendosi a un Patronato. La retribuzione durante il congedo è anticipata dal datore di lavoro, il quale si rivale sull’INPS. Inoltre, l’Istituto previdenziale nel periodo di assenza lavorativa per assistere un familiare disabile, accredita i contributi figurativi utili per il calcolo e la misura della pensione.
Prima di presentare la domanda telematica all’Istituto, il richiedente deve informare il datore di lavoro di voler usufruire del congedo straordinario. Il datore di lavoro si può rifiutare di concedere il congedo straordinario motivando le ragioni del diniego entro dieci giorni dalla comunicazione. Le motivazioni del datore di lavoro devono riguardare ragioni legate all’organizzazione del lavoro che non consentono la sostituzione del lavoratore.
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