Nonostante le rassicurazioni della banca, i correntisti faticano a credere che non ci sia un collegamento tra gli attacchi hacker e i disservizi.
È passata più di una settimana da quando il discorso di Mattarella, in cui ha paragonato l’invasione dell’Ucraina al progetto del Terzo Reich, ha scatenato la furia di un gruppo di hacker filorussi. Sotto il nickname NoName057(16), hanno preso di mira diversi portali, comprese le banche.
Il loro obiettivo, dichiarato in un messaggio criptato, sarebbe quello di “distruggere le infrastrutture italiane”. Un traguardo che appare lontano, visto che la sicurezza informatica dei portali italiani sta bloccando gli attacchi da oltre una settimana. Tuttavia, tra gli obiettivi colpiti, come l’aeroporto di Milano Malpensa e ATAP, la compagnia di autobus di Torino, le banche sembrano essere il bersaglio principale.
Sebbene gli attacchi siano stati tutti respinti, i disservizi non stanno mancando, tanto che l’Europa ha persino consigliato di tenere circa 200 euro in contanti per eventuali blocchi. Ma un evento inusuale ha alimentato ulteriori timori tra i correntisti: alcuni hanno segnalato movimenti anomali sui propri conti.
Se gli hacker avessero trovato un modo per modificare le operazioni sui conti correnti, il problema potrebbe avere conseguenze molto più gravi di un semplice disservizio.
È questo il timore che ha attraversato la mente di molti correntisti, dopo che diversi clienti di Intesa Sanpaolo hanno segnalato bonifici mai autorizzati e prelievi fantasma fino a 1.000 euro. Un’anomalia che, almeno in apparenza, è stata corretta nel giro di poche ore: la banca ha infatti dichiarato di aver stornato tutte le operazioni entro le 17 dello stesso giorno.
Ma la domanda resta: cosa è successo davvero? Un bug interno o un tentativo – riuscito solo a metà – di alterare i conti correnti? Gli esperti parlano di un malfunzionamento legato al down dei sistemi di pagamento, che avrebbe generato accrediti e addebiti errati.
“Si tratta solo di un problema tecnico, nessuna operazione è stata realmente eseguita”, ha assicurato Intesa Sanpaolo. Ma il tempismo con gli attacchi hacker di questi giorni ha acceso più di un sospetto.
A rendere tutto più inquietante è il fatto che alcuni clienti hanno visto sparire i soldi immediatamente dopo aver tentato un prelievo. E anche se le somme sono state restituite, il disagio resta. Se fosse stato un attacco mirato ai conti correnti, l’esito potrebbe essere ben diverso. Il sistema bancario è sicuro, ma fino a che punto?
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