La Commissione Europea ha messo alle strette le piattaforme cinesi e i pacchi non a norma: ci saranno ritardi in queste settimane?
I dati parlano chiaro: le piattaforme cinesi di e-commerce hanno conquistato il mercato europeo, con numeri impressionanti. Nel 2024, ogni giorno sono arrivati nell’Unione Europea 12 milioni di pacchi di piccolo valore, per un totale di oltre 4 miliardi in un anno. Il fenomeno è esploso in pochi anni: nel 2022 erano meno della metà. Temu, Shein, AliExpress e altre piattaforme hanno rivoluzionato lo shopping online, attirando milioni di consumatori con prezzi stracciati e spedizioni rapide.
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Ma dietro questo successo si nasconde un problema che Bruxelles non può più ignorare. Molti di questi prodotti non rispettano gli standard di sicurezza europei: giocattoli con pezzi facilmente ingeribili, dispositivi elettrici difettosi, cosmetici con sostanze vietate. Oltre alla questione della sicurezza, c’è il nodo della contraffazione: metà dei prodotti sequestrati nell’UE proviene proprio da acquisti online. Senza contare le falle nel sistema doganale, che permettono a questi pacchi di entrare senza controlli adeguati grazie a un’esenzione per le spedizioni sotto i 150 euro.
Ora l’Unione Europea vuole cambiare le regole del gioco. Per i giganti cinesi dell’e-commerce, la festa potrebbe finire presto, ma cosa succederà in queste settimane per i clienti?
La Ue dichiara guerra ai pacchi dalla Cina: troppi prodotti pericolosi
La Commissione Europea ha deciso di intervenire con una stretta senza precedenti. L’obiettivo è quello di fermare l’ingresso indiscriminato di prodotti non conformi, proteggere i consumatori e mettere ordine in un mercato che, fino a oggi, ha goduto di regole troppo morbide.
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Il primo passo sarà l’eliminazione dell’esenzione doganale per i pacchi di valore inferiore ai 150 euro, una scappatoia che ha permesso a miliardi di articoli di entrare in Europa senza controlli adeguati.
In primo luogo, ci sarà il rafforzamento dei controlli coordinati, sul modello di quelli adottati durante la pandemia per le mascherine. Le autorità doganali e di vigilanza lavoreranno insieme per individuare e bloccare i prodotti a rischio. Dal canto suo, l’UE ha assicurato che non ci saranno ritardi nelle consegne, ma è difficile immaginare che un aumento dei controlli non rallenti il processo di smistamento e dogana.
Inoltre, verrà introdotta una commissione di gestione sulle importazioni dirette ai consumatori, un costo che, per fortuna, riguarderà i venditori, e non gli acquirenti, a meno che le stesse piattaforme non decidano di aumentare i prezzi a seguito di questa decisione; cosa alquanto probabile.
Lo shopping a basso costo potrebbe subire un brusco rallentamento, e per chi è abituato a ordinare su Temu o Shein per risparmiare, qualcosa potrebbe cambiare molto presto.