La pensione di invalidità può essere revocata non solo per la situazione sanitaria ma anche per il reddito o l’età.
La pensione di invalidità è una prestazione economica riconosciuta ai soggetti con un’inabilità lavorativa permanente e totale, che si trovano in uno stato economico di bisogno. Tuttavia, può essere sospesa o revocata dall’INPS se si presentano specifici fattori.
In questo contesto, un Lettore ci pone la seguente domanda: “L’INPS ha revocato la pensione di invalidità di mia madre. Il motivo, secondo l’Istituto di previdenza, è il superamento del limite di reddito del 2023. È possibile questa cosa o è un errore?”
L’INPS con la circolare n. 74 del 2017, ha chiarito che ai fini dell’invalidità civile si conteggiano i soli redditi soggetti a IRPEF con esclusione della casa di abitazione. Pertanto, non entrano nella formazione del reddito per la prestazione di invalidità, le rendite INAIL, l’indennità di accompagnamento, le pensioni di guerra, i redditi esenti e assoggettabili all’imposta sostitutiva dell’IRPEF.
Da precisare che la Legge n. 118 del 1971, recita che l’invalidità civile è riconosciuta a chi ha una menomazione fisica, psichica o intellettuale, che genera una incapacità lavorativa permanente non inferiore a un terzo. A valutare l’incapacità lavorativa è un’apposita Commissione medica dell’ASL con accertamenti clinici e medici.
La revoca della pensione può avvenire in vari casi: di salute, superamento del limite di reddito o per età. Nel primo caso, può accadere che la Commissione medica, durante la visita di revisione, certifica che il soggetto è guarito, quindi, lo stato di invalidità civile non è confermato. Pertanto, viene meno il diritto alla pensione.
Nel secondo caso, la pensione di invalidità può essere revocata dall’INPS anche con il superamento della soglia di reddito. In effetti, la pensione di invalidità è riconosciuta oltre che per lo stato invalidante, anche per lo stato di bisogno economico. Ogni anno l’INPS pubblica i nuovi limiti di reddito, per il 2025 limite di reddito è di 19.772,50 euro (per il 2024 il limite era 19.461,12 euro). Se il beneficiario supera il limite di reddito previsto dalla normativa, l’Istituto opera la revoca o la sospensione della prestazione.
Infine, nel terzo caso, la pensione può essere revocata per il superamento dell’età di 67 anni, infatti, al compimento dell’età pensionabile, spetta un altro tipo di prestazione previdenziale.
Nel caso del nostro Lettore, sua madre ha superato il limite di reddito previsto come requisito dello stato di bisogno economico per il diritto alla pensione di invalidità. Pertanto, l’INPS ha revocato la prestazione. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un Patronato per chiedere una verifica dei redditi di sua madre e il superamento del limite previsto dalla legge.
Hai appena scoperto di avere la carta d'identità scaduta? Ecco come richiedere la versione elettronica…
Controlla bene l'orologio quando devi uscire con la macchina. C'è un orario in cui fare…
Nuovi spoiler de La Promessa anticipano grandi puntate che sapranno catturare l'attenzione del pubblico: Jana…
A distanza di anni dalla sua scomparsa emerge un particolare inedito su quanto da Sinisa…
A fine febbraio sarà possibile prendere parte a un event davvero interessante presso il Museo…
È festa per i fan della serie tv: infatti I Cesaroni 7 sta tornando con…