A causa di un problema nei sistemi informatici dell’INPS, alcuni percettori di supporti economici potrebbero subire ritardi nei pagamenti.
Che si tratti dell’Assegno Unico, del Bonus Bollette o dell’Assegno di Inclusione, c’è il rischio che alcuni beneficiari non ricevano le somme spettanti nei tempi previsti, complice l’enorme carico di lavoro che l’INPS sta gestendo in questi mesi. Una situazione tutt’altro che secondaria, soprattutto per chi conta su questi aiuti per far quadrare i conti. Basti pensare che solo l’Assegno Unico universale viene erogato a oltre 5,9 milioni di famiglie, per un totale di 9,4 milioni di figli.
E se da un lato mancano ancora due settimane per il rinnovo dell’ISEE, dall’altro il tempo rischia di non essere sufficiente. I blocchi nei sistemi stanno rallentando l’elaborazione delle dichiarazioni, causando ritardi a catena. A segnalare il problema sono stati gli stessi Caf, che hanno voluto fare chiarezza sulla questione.
Secondo i Caf, l’istituto impiega attualmente tra i 10 e i 15 giorni per rilasciare le attestazioni ISEE, ben oltre i soliti 3-4 giorni. Chi non ha ancora aggiornato l’ISEE rischia quindi di non ricevere il documento in tempo utile per mantenere il beneficio in misura completa. L’INPS ha attribuito i ritardi a interventi sui sistemi informatici avvenuti a inizio anno, che hanno causato un accumulo di pratiche da smaltire.
Le famiglie che ricevono l’Assegno Unico Universale devono aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio per continuare a percepire l’importo pieno. In caso di ritardo, a partire da marzo verrà erogata solo la quota minima dell’assegno, pari a 57,5 euro al mese per ogni figlio under 21. Un problema non da poco, soprattutto considerando i rallentamenti che l’INPS sta accumulando nelle lavorazioni.
E chi non aggiorna l’ISEE in tempo non perde solo l’Assegno Unico, ma anche altri aiuti. Il Bonus Bollette, che riduce automaticamente i costi di luce e gas per le famiglie con un ISEE entro una certa soglia, va rinnovato entro il 31 gennaio. Senza un aggiornamento tempestivo, lo sconto in bolletta viene sospeso fino alla disponibilità della nuova attestazione, con il rischio di dover pagare importi pieni per diversi mesi.
Certo, non si perde nulla: se l’ISEE viene rinnovato dopo il 28 febbraio, gli importi pieni dell’Assegno Unico riprenderanno dal mese successivo alla presentazione della nuova attestazione con tanto di arretrati.
Per non subire ritardi, l’unica soluzione è agire subito. L’INPS, dal canto suo, sta cercando di assestare la situazione. Chi non riuscisse a prendere appuntamento per tempo presso il Caf, può comunque utilizzare il modello precompilato. Un altro consiglio utile è controllare frequentemente lo stato della pratica sul portale INPS, così da individuare eventuali ritardi e sollecitare l’ente se necessario.
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