Ambra Angiolini sta male, l’annuncio sui social preoccupa i fan: annullata la data prevista

Ambra Angiolini spaventa i suoi fan con un annuncio appena arrivato. L’attrice infatti non sta bene e si è vista costretta ad annullare la data del suo spettacolo teatrale. 

L’attrice ha pubblicato sui social un messaggio che ha sorpreso, ma soprattutto spaventato e preoccupato (lo si capisce dai tanti commenti sotto al suo post) tutti i suoi fan.

Ecco le sue parole: “Mi scuso per l’annullamento dello spettacolo di stasera al Teatro Consorziale di Budrio, recupereremo la data entro fine aprile , data che ovviamente vi comunicherò il prima possibile. Ho una brutta laringite e mi sto curando. Per i biglietti acquistati non ci saranno problemi, chi vorrà potrà tornare e chi non vorrà potrà essere rimborsato. Grazie e scusate ancora, questa volta l’influenza mi ha trovato anche se non la stavo cercando”.

I commenti come dicevamo sono molteplici. I primi ad essere ovviamente delusi sono gli spettatori che avevano comprato il biglietto per lo spettacolo. Purtroppo il tanto atteso appuntamento con Ambra deve essere rimandato a data da destinarsi. Poi c’è lo stuolo di fan dell’attrice, ex conduttrice di Non è la Rai ed ex giudice di X-Factor. Loro anche se non dovevano assistere allo spettacolo di Budrio di questa sera sono molto preoccupati per la salute di Ambra.

Tantissimi dunque i messaggi di affetto, le testimonianze di un amore che tra Ambra e il pubblico dura ormai da tanti anni. E più passa il tempo più sembra rafforzarsi. Un legame che per questo problema di salute dovrà conoscere una pausa che tutti ci auguriamo sia il più breve possibile.

Lo spettacolo di Ambra si chiama Oliva Denaro. La pièce narra la versione romanzata della storia vera di Franca Viola, la ragazza siciliana che fu la prima donna a rifiutare l’oscena pratica del matrimonio riparatore. Eravamo negli anni ’60 e l’Italia purtroppo non era pronta per un gesto di così grande coraggio che denunciava finalmente e apertamente le violenze e i soprusi ai quali erano sottoposte le donne nel nostro Paese.