Padova sarebbe la città italiana migliore nella gestione del traffico, eppure in pochi minuti sei persone sono diventate vittime stradali.
L’assessore alla mobilità Andrea Ragona, sulla base dei dati e delle stime pubblicate da Tom Tom – società olandese nota per i navigatori – spiega: “È la dimostrazione di come Padova abbia un traffico scorrevole rispetto a moltissime altre città” – e continua – “l’investimento nel trasporto pubblico e sulle piste ciclabili porta ai suoi risultati”. La città è salita sul podio nonostante i numerosi cantieri in corso, pur vantando un’ampiezza molto inferiore rispetto alle grandi città come Roma e Milano, ma anche Torino e Firenze.
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Tuttavia, questo importante traguardo è giunto proprio poche ore dopo il consumarsi di una terribile tragedia. Negli ultimi giorni, proprio a Padova, si sono verificate una serie di anomalie sulla strada. Una signora di 79, Lorenzina Vuzù, è morta assiderata poiché rimasta imprigionata nel suo veicolo, a sua volta intrappolato tra gli argini di un canale. Ha eseguito male la manovra di retromarcia ed è caduta nel fossato adiacente alla carreggiata.
Nel frattempo la cronaca puntava la sua attenzione su un altro incidente, ancora più traumatico, che ha visto il coinvolgimento di più di sei persone. Insomma, Tom Tom non poteva scegliere momento peggiore per proclamare Padova la miglior città italiana nella gestione del traffico. Ed infatti il presidente di Ascom – azienda di applicazioni informatiche – Patrizio Bertin ha affermato: “Credo che i padovani abbiano ben altre percezioni quando salgono in macchina”.
Padova perde punti: sei vittime stradali in pochi minuti
La dinamica è simile a quanto accaduto a Lorenzina Vizù, la 79enne morta nella notte di domenica 16 febbraio. La mattina dello stesso giorno, precisamente alle 6.00, è stata recuperata l’auto dove viaggiava Mirel Mustea e cinque amici. Il giovane è morto sul colpo, dopo essere stato sbalzato a seguito dell’impatto con l’argine di un fossato adiacente alla carreggiata. Le dinamiche dell’incidente sono ancora da chiarire.
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Le forze dell’ordine hanno ipotizzato in un attimo di distrazione, lo stesso che ha ucciso Lorenzina Vizù. In questo caso il 24enne alla guida, di origini moldave, potrebbe aver perso il controllo del veicolo a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti e/o alcol.
Fatto sta che la presenza del fossato in prossimità della strada non ha dato loro scampo. I cinque amici, compreso il conducente, non hanno riportato ferite gravi. Il destino è stato però meno magnanimo con Mirel. Gli operatori sanitari sono giunti repentinamente sul luogo dell’incidente, ma era ormai troppo tardi.