Una categoria di cittadini riceverà fino a 1.200 euro sul conto corrente nei prossimi mesi. Curiosi di sapere se rientrate tra i beneficiari?
Soldi extra fanno sempre comodo specialmente se il reddito è basso. C’è chi potrà gioire per l’arrivo di 1.200 euro in più a giugno anche se la vera felicità arriverebbe riuscendo ad avere un’entrata mensile sufficiente per vivere in serenità.
Siamo d’accordo con il detto “i soldi non fanno la felicità”, almeno non quanto la salute e l’amore ma è pur vero che avere un conto in banca generoso aiuta a vivere più serenamente. Per pagare i conti ogni mese servono soldi. Mutuo o affitto, bollette, generi alimentari, sport, viaggi, tutto ha un costo e in alcuni casi anche eccessivo e avere uno stipendio basso significherebbe vivere in un perenne stato di angoscia.
Inoltre si dovrebbe rinunciare alle piccole gioie della vita, piccole ma necessarie per ritemprare mente e corpo e poter dire di aver vissuto veramente. A volte l’unico modo per risollevare animo e portafoglio è ottenere gli aiuti dello Stato. Capita ai lavoratori autonomi con reddito basso, il Bonus si chiama ISCRO e rappresenta un contributo economico importante per tanti titolari con Partita IVA.
Il Bonus è dedicato ai titolari di Partita IVA che svolgono attività da minimo tre anni e hanno registrato una riduzione del fatturato del 70% o più rispetto la media dei due anni precedenti. Soddisfacendo i requisiti si potrà contare su un contributo pari al 25% del reddito semestrale che il professionista ha dichiarato nel biennio precedente all’inoltro della domanda di acceso all’ISCRO. Facciamo chiarezza con un esempio pratico.
Poniamo che il lavoratore autonomo avesse un reddito di 5 mila euro nel 2022. Dovrà dividere questa somma per due ottenendo 2.500 euro (per calcolare il reddito semestrale) e poi applicare al risultato il 25%. Il contributo mensile sarà di 625 euro per sei mesi. Attenzione, se nei quattro anni precedenti alla domanda l’AdE non dovesse trovare redditi da lavoro autonomo allora il Bonus ISCRO non sarà riconosciuto.
Tra i requisiti per accedere alla misura l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, il possesso della Partita IVA da almeno tre anni e non essere percettore di altre pensioni o sussidi legati al reddito. Altra condizione non aver superato il limite di 12.000 euro di reddito annui nell’anno precedente alla presentazione della domanda. Completa il quadro l’essere in regola con i versamenti contributivi. Il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente a giugno.
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