Auto aziendale per scopi personali: quando il licenziamento è legittimo

La Cassazione si è espressa sull’utilizzo dell’auto aziendale per scopi personali rendendo legittimo il licenziamento del dipendente in determinati casi.

L’auto aziendale deve essere utilizzata per finalità legate all’attività lavorativa. In caso contrario si commetterebbe una grave violazione contrattuale che potrebbe legittimare il datore di lavoro a licenziare il dipendente.

Uomo che guida e uomo con scatolone
Auto aziendale per scopi personali: quando il licenziamento è legittimo (Vigodarzerenet.it)

Tra i benefit che le imprese possono concedere ai lavoratori ci sono le auto aziendali. Garantiscono vantaggi sia al datore di lavoro che al dipendente in termini economici. Da una parte permettono di approfittare di vantaggi fiscali e della deduzione dei costi, dall’altra di risparmiare sul carburante e di mantenere più bassi i chilometri dell’auto personale. Il benefit, però, deve essere utilizzato dal lavoratore seguendo le direttive contenute nel contratto e le normative vigenti.

Un eventuale utilizzo non conforme può portare al licenziamento del dipendente. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza numero 3607 del 2025. Un uso personale dell’auto aziendale durante l’orario lavorativo è giusta causa di licenziamento perché può essere considerato un comportamento fraudolento che viola il contratto tra datore di lavoro e lavoratore. E se l’auto dovesse essere utilizzati a scopi personali fuori dall’orario di servizio?

La normativa sull’utilizzo dell’auto di servizio

Durante l’orario lavorativo il dipendente non può usare l’auto aziendale per scopi personali, pena il licenziamento. Fuori dall’orario di lavoro, invece, potrebbe utilizzarla per motivi personali solo se espressamente previsto dal contratto aziendale e se il datore di lavoro dà il suo consenso. Ritornando al licenziamento per giusta causa, questo può arrivare dopo che il datore ha riscontrato un uso fraudolento dell’auto aziendale anche sfruttando un’agenzia investigativa.

Uomo con lente di ingrandimento e cappello
La normativa sull’utilizzo dell’auto di servizio (Vigodarzerenet.it)

Nel caso esaminato dalla Cassazione, ad esempio, l’impresa aveva chiesto l’intervento di un’agenzia investigativa per dimostrare con foto e video l’uso dell’auto aziendale per faccende personali durante il servizio da parte di un dipendente. Questi tipi di controlli sono legittimi a condizione che non superino determinati limiti. Nello specifico le indagini sono ammesse in luoghi pubblici, fuori dall’ambiente di lavoro e dovranno avere come obiettivo l’accertamento di condotte che potrebbero causare danni all’azienda.

L’indagine investigativa per essere ammessa, quindi, dovrà rispettare tre principi. Lo scopo mirato (e non generico o indiscriminato), il luogo pubblico e la proporzionalità (indagine adeguata alla gravità del reato). Una volta accertata la condotta fraudolenta, il datore di lavoro potrà scegliere le conseguenze per il dipendente. Una sanzione disciplinare, un richiamo formale, sanzioni economiche oppure il licenziamento nei casi più gravi. Attenzione, dunque, all’uso dell’auto aziendale durante l’orario di lavoro.

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