Padova, aumento dei residenti senza fissa dimora: “Stiamo facendo miracoli da soli”

I residenti del Comune di Padova non riescono a trovare alloggi accessibili: l’assessora interviene e richiama l’attenzione del Governo.

Il tema della povertà è estremamente delicato e le stime Istat non contribuiscono ad allietare l’apprensione dilagante. Nel 2023 sono state registrate 3milioni di famiglie sotto la soglia, un numero che coinvolge in totale più di 7milioni di individui. L’inflazione non ha fatto altro che gettare benzina su un fuoco già ampiamente acceso.

Nel Comune di Padova sono sempre di più i residenti in difficoltà che non riescono neppure ad avere accesso ad un alloggio a norma. Il problema è sempre il medesimo: gli affitti costano troppo. È intervenuta nel merito l’assessora, il cui grido d’aiuto è rivolto direttamente agli enti governativi.

Nuovi alloggi per le famiglie bisognose, ma non basta

Le stime Istat raramente sbagliano: sono 16mila gli alloggi sfitti nel Comune di Padova. Un dato, questo, che tuttavia rimane invariato a causa dell’aumento esponenziale dei prezzi. È una problematica che accomuna moltissime località italiane e che nasce da una serie di fattori sociali di cui sembra che gli enti governativi non abbiano intenzione di curarsi. L’inflazione, i salari minimi, difficoltà occupazionali e la precarietà provocata dai contratti a termine rendono quasi impossibile trovare un alloggio accessibile.

È intervenuta nel merito l’assessora Francesca Benciolini: “A partire dai prossimi mesi…riprenderanno le assegnazioni in base all’ultima graduatoria e alle nuove case disponibili” – ha spiegato – “Noi stiamo lavorando duramente ogni giorno per cercare di diminuire l’emergenza con le armi che abbiamo”. Entro la fine dell’anno saranno disponibili 80 nuovi alloggi, di cui 52 pronti per la stagione primaverile.

In particolare 25 situati tra Mortise e Arcella, 27 tra Armistizio e Ponte di Brenta, 28 in via Stella ed infine, all’interno di due condomini del Portello, dovrebbero partire ufficialmente i lavori che consentiranno di regolare nuovi appartamenti con impianti a norma ed efficientamento energetico. Il cantiere ha ritardato di circa un anno, poiché durante l’intervento dei tecnici sono state rilevate delle tracce di amianto nei pavimenti.

Nonostante la prossima assegnazione delle case, l’assessora ribadisce la sua legittima insoddisfazione: “Non sono sufficienti per risolvere i problemi di tutti…deve tornare assolutamente al centro dell’agenda politica” – e sottolinea –“Stiamo facendo miracoli da soli”. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla periodica mappatura degli alloggi, che prevede una registrazione continua degli sfitti e delle condizioni degli appartamenti.

“È grazie a questo lavoro, che stiamo seguendo in modo puntiglioso e attento, se nei prossimi mesi si concluderanno alcune ristrutturazioni importanti” – ha quindi concluso Benciolini.