Brutte notizie per i cittadini o, quantomeno, per quelli che non fanno la raccolta differenziata in modo super scrupoloso. Un errore molto banale da oggi in poi ci costerà carissimo: quasi 3000 euro di multa.
Piovono multe sui cittadini: sanzioni salatissime che riguardano la raccolta dei rifiuti. Le novità, su questo fronte, da quest’anno sono davvero tante e ad alcune dobbiamo ancora abituarci. Ma una cosa è certa: d’ora in avanti ci converrà fare la raccolta differenziata con molta più attenzione.

La maggior parte di noi si limita alla classica distinzione tra carta, plastica, vetro, umido e rifiuti misti. Ebbene ora non sarà più sufficiente: le categorie di rifiuti da gestire cresceranno. Essere scrupolosi e non fare neppure il minimo errore diventerà sempre più difficile e molti, senza neppure saperlo, potrebbero continuare a commettere qualche inesattezza.
Ma chi sbaglierà – non apposta ma in totale buona fede magari per una svista – verrà sanzionato e la multa non sarà di qualche decina di euro e nemmeno di qualche centinaia ma arriverà a sfiorare i 3000 euro. Nel prossimo paragrafo vediamo, nei dettagli, che cosa cambia e a quale errore dobbiamo stare particolarmente attenti per non essere sanzionati.
Raccolta differenziata: ecco che cosa cambia
In pochi ne sono a conoscenza ma dall’1 gennaio 2025 è entrata in vigore una nuova categoria di rifiuti e, dunque, un nuovo obbligo per tutti i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea. Da ora in poi chi commetterà un certo errore – purtroppo molto comune – potrà ricevere una multa davvero salatissima.

Dall’1 gennaio 2025 all’interno dell’Unione Europea è entrato in vigore l’obbligo di raccogliere i rifiuti tessili in una categoria specifica: dunque sarà vietato continuare a gettarli nella raccolta indifferenziata come la maggior parte di noi ha sempre fatto fino ad oggi.
Abiti, scarpe, borse ma anche tovaglie, tovaglioli, lenzuola e asciugamani non dovranno più essere gettati via assieme ai rifiuti misti: pena una sanzione che potrà arrivare a 2500 euro. Anche qualora fossero strappati o rovinati e, quindi, inutilizzabili, dovranno essere smaltiti separatamente.
Ma dove dovremo gettare, allora, gli abiti o le lenzuola o la biancheria da bagno che non utilizziamo più? I Comuni dovranno provvedere a fornire appositi cassonetti. L’obiettivo è quello di promuovere il riciclo dei materiali tessili riducendo, al tempo stesso, l’inquinamento e l’emissione di gas serra dovuti allo smaltimento di abiti, accessori e biancheria di vario tipo.
A dire il vero in Italia già dal 2022 è stata introdotta la raccolta differenziata per i rifiuti tessili ma nessuno l’ha mai rispettata in modo particolarmente scrupoloso. Proprio per evitare che i cittadini continuino a commettere errori che danneggiano l’ambiente, ora sono state introdotte pesanti sanzioni che fungeranno da disincentivo o, se vogliamo metterla diversamente, da incentivo ad un comportamento più virtuoso e responsabile.