Il Governo Meloni, secondo le ultime indiscrezioni, si appresta ad approvare un nuovo decreto fiscale che contiene dei vantaggi fino a 440 euro in più sulle pensioni di un determinato importo.
Alcune modifiche già sono state approvate nel decreto legislativo n. 216/2023, che prevede la riduzione degli scaglioni IRPEG da quattro in tre.
Nello specifico oggi nei cedolini pensione le trattenute IRPEF sono cosi applicate: aliquota del 23% per redditi fino a 28mila; aliquota al 35% per redditi superiori a 28mila e fino a un tetto di 50mila; aliquota del 43% per i redditi superiori ai 50mila euro. Ma quale impatto ha avuto sulle pensioni la rimodulazione degli scaglioni?
La rimodulazione degli scaglioni IRPEF ha portato una modifica di due punti in meno per i redditi che eccedono 15mila euro e fino ai 28mila euro. Questo significa che sono state operate meno trattenute con un vantaggio di circa 260 euro per chi percepisce un importo pensione pari a 28mila euro, ma anche per i pensionati che prendono un importo di 50mila euro e oltre.
Il Governo, inizialmente, aveva deciso di inserire una franchigia da 260 euro che incideva sulle detrazioni fiscali per le pensioni sopra i 50mila euro. Questo comportava, in pratica, l’esclusione dei bonus case, delle spese sanitarie e altre detrazioni che permettono di ottenere rimborsi fiscali. Una soluzione, che limitava il vantaggio ottenuto con la riformulazione degli scaglioni IRPEF per le pensioni elevate.
Questa idea, poi è stata abbandonata dal Governo, adesso si è concentrato sullo scaglione di redditi tra i 28mila e 50mila euro con una possibile riduzione dell’aliquota dal 35% al 33%. Questo comporterebbe un ulteriore diminuzione del 2%, con un guadagno di circa 440 euro. La riforma fiscale dovrebbe essere approvata per l’estate, completando quello che già è stato iniziato con il riordino degli scaglioni IRPEF. Allo studio anche la possibilità dell’estensione dello scaglione da 50mila e 60mila euro. Quest’operazione non comporterà alcun vantaggio per le pensione con importi fino a 28mila euro. Se il progetto sarà approvato, i benefici interesseranno il ceto medio e gli importi pensioni superiori a 28mila euro annui.
La riforma fiscale IRPEF 2025, ha l’obiettivo di modernizzare il sistema fiscale, ma comporta anche delle potenziali criticità per determinate fasce di reddito. Mentre, ricevono un beneficio i redditi più bassi che possono ottenere un risparmio significativo con la riduzione delle imposte. Per ovviare alle criticità per i redditi medio alti, il Governo studia un’estensione degli scaglioni con redditi elevati.
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